lunedì, aprile 24, 2006

La guerra

Gli ultimi giorni sono stati brutti, sempre sola in questa stanzetta, a fare nulla, e sempre troppo stanca per tentare di fare qualcosa. Anche solo leggere un libro è come correre una maratona. Qui è tutto asettico, muri bianchi, infermiere bianche, medici bianchi, odore di disinfettante, bottiglie di liquidi e di farmaci. E poi i medici e gli infermieri che entrano con la mascherina, che si lavano le mani mille volte, che mi toccano solo coi guanti per paura di passarmi altre infezioni, il cibo che non ne sa di nulla perchè è asettico anche lui, sto vivendo in una specie di limbo. Io in questa stanza dove quasi nessuno entra, con un vetro attraverso cui vedo i miei parenti, ci si parla attraverso una specie di interfono...ma le voci non sono le loro, sono metalliche e finte.

Forse va un po' meglio, mi hanno finalmente concesso di portare dentro il notebook, e quando me la sento lo uso un pochino. Per il resto la tecnologia concessami mi concede di ascoltare un po' di musica.

La febbre continua a non mollarmi, mi continuano gli antibiotici e anche gli esami per vedere se "la bestiola" decide di lasciarmi.
Per il resto devo ringraziare tutti quelli che mi sono vicini adesso, i miei parenti che anche se non mi possono praticamente vedere vengono tutti i giorni davanti a quel vetro, i vari amici che mi scrivono sms per non farmi stare sola, e anche i vari medici e infermieri del reparto che cercano di tenermi il morale alto, e anche i miei colleghi che un giorno sono spuntati dal vetro tutti insieme...subito pensavo di avere le allucinazioni da febbre!

Qui la vita in qualche modo va avanti, spero si risolva in fretta perchè comincio ad accusare la solitudine. E stare soli stimola i pensieri anche brutti ad uscire fuori.


Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l' ultimo ( Seneca )

1 Comments:

Blogger zena said...

grazie!
Sto stringendo i denti! :-)

29 aprile, 2006  

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