giovedì, aprile 12, 2007
giovedì, settembre 07, 2006
Non voglio chiudere gli occhi
Non voglio chiudere gli occhi...
non hanno sorrisi questi miei giorni,
in questa attesa che si prolunga...
non sanno più di voli le mie ali,
non sanno se voleranno ancora...
Sto morendo un po',
persa nell'attesa di qualcosa che...
...di qualcosa che fa paura...
...che non conosco ma che spero passi...
...e quando riaprirò gli occhi sarà tutto nuovo,
sorridere alla vita,
vedere gli occhi di chi mi vuol bene,
ritornare alla più quotidiana normalità.
Non voglio chiudere gli occhi.
Ma se lo farò sarà per riaprirli colmi di speranza.
lunedì, settembre 04, 2006
La vita
La vita,
colma di ostacoli,
alti e bassi, saltabili e aggirabili.
La vita, bella e brutta,
piena e vuota, straziante e gioisa.
La vita,
colma di amarezze, di negazioni, di rifiuti,
di grandi e pesanti delusioni.
La vita,
un bene prezioso che a volte si dimentica,
perché soffocati dai dubbi
ma....
...la vita,
nel bene e nel male, nelle gioie e nei dolori,
è una soltanto,
e se solo credi in te stesso, nessuno te la potra' rovinare.
La vita è la tua,
nessuno la deve vivere per te,
nessuno deve pensare per te,
dall'amico al peggior nemico,
dal fidanzato a chi hai tradito
La vita è tua,
prendila e portala lontano,
al sicuro da occhi indiscreti,
coccolala, amala, curala, ringraziala
e non ti curar degli altri!
Domani appuntamento importante, ho paura di cosa mi diranno, ma so che è la mia vita e devo coccolarla al meglio. La TAC va fatta, non c'è santo. Domani l'ellergologo e l'anestesista decideranno della mia vita, decideranno la strategia per far sì che io possa continuare a coccolare, amare, curare la mia vita. L'appuntamento della TAC si avvicina, meglio non farsi cogliere impreparati!
Le mie allergie sono avvisate, state lontane! Ho un team alle spalle che veglierà su di me, come se la mia vita fosse la loro.
domenica, agosto 20, 2006
Gioia e Dolore
Pensi davvero che la felicità stia nel non soffrire?
Pensi davvero che la felicità stia nel non piangere?
Pensi davvero che la felicità sia affine all'amore corrisposto?
Io penso che la felicità stia nei dialoghi di ogni giorno.
Io penso che la felicità stia nelle lacrime di sofferenza.
Io penso che la felicità stia nelle persone che sanno emozionarsi.
Bisogna saper cogliere ogni attimo di amarezza e cercare la felicità, lei è lì.
Bisogna saper asciugarsi le lacrime e scoprire che non sono mai cosi' amare, lei è lì.
Bisogna non aver dimenticato come si sogna per essere felice, lei è lì.
Bisogna abbandonare la ricerca della ragione.
Bisogna abbandonarsi alle sensazioni, ai brividi, alla bellezza dei sorrisi, lei è lì.
Non so voi...ma io sono Felice!!!
Sono felice perché mi sento forte, i piccoli passi diventano grandi, ricomincio a vivere come una volta, assaporo la gioia delle cose normali.
La vita è bella e va vissuta. Apprezzo la vita e ogni sorpresa che mi riserva, ogni gioia e ogni dolore. Ma cosa è il dolore?Una prova da superare col sorriso, un momento di confronto con l'ignoto, un'occasione per dimostrare che si è più forti.
giovedì, luglio 27, 2006
Piccoli passi
Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza per affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero, ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l'arte dei piccoli passi.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripetè il piccolo principe per ricordarselo.
(da "Il piccolo principe" - Antoine de Saint-Exupéry - frammenti)
venerdì, giugno 30, 2006
Casa dolce casa...
In serata di "partita calcistica", mi viene una riflessione, bloggino mio. Innanzitutto non ti ho dimenticato, tu per me sei stato un amico con cui dialogare quando ero sola e non sapevo se avrei avuto un futuro, sei stato un luogo di riflessione profonda, volevo che fossi una specie di testamento morale, dove lasciare il ricordo di me e dei miei pensieri nel caso mi fosse andata male.
Invece la sorte ha deciso che questa partita con l'infezione la vincessi io, e ora sono qui, finalmente a casa, pronta per iniziare altre partite con la vita.
Vorrei arrivare a dire che le vincerò tutte, ma non me la sento di gridarlo ai quattro venti per pura scaramanzia, ogni volta che lo ho fatto è arrivato qualcosa a fermare la mia strada verso la vita.
Quindi per ora mi limiterò a sperarlo e a osservare e apprezzare i minimi miglioramenti e i piccoli colpi che assesterò alle bestie. Alla fine, ma solo alla fine, farò un bilancio globale della partita.
E quindi, a proposito di calcio...
Finche' l'arbitro non fischia tre volte la partita non e' finita! Mi sembra ovvio ricordarlo...ma non si sa mai, devo avere ben presente che non devo mai cantar vittoria troppo presto!
L'alternativa non e' tra la vita e la morte. Come nel calcio ci sono l'1, la X e il 2. Non sempre bisogna vincere, si puo' anche pareggiare. Per il momento mi andrebbe anche bene un pareggio, in attesa di vittorie molto importanti. Basta saper avere pazienza.
lunedì, giugno 19, 2006
La riflessione del Qohelet
Dal Qohelet (3,1-15):
"Per tutto c' è un momento, un tempo per ogni cosa sotto il cielo:
un tempo per nascere, e un tempo per morire,
un tempo per piantare, e un tempo di sradicare ciò che si è piantato,
un tempo per uccidere, e un tempo per curare,
un tempo per demolire, e un tempo per edificare,
un tempo per piangere, e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto, e un tempo per danzare,
un tempo per gettare pietre, e un tempo per raccogliere pietre,
un tempo per abbracciare, e un tempo per ritrarsi da abbracci,
un tempo per cercare, e un tempo per lasciar perdere,
un tempo per conservare, e un tempo per gettare via,
un tempo per strappare, e un tempo per ricucire,
un tempo per tacere, e un tempo per parlare,
un tempo per amare, e un tempo per odiare,
un tempo di guerra, e un tempo di pace.
E quale vantaggio, per chi agisce, da ciò per cui si affanna?
Ho visto l'occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino.
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo: egli ha posto nel loro cuore anche la nozione di eternità, tuttavia l’uomo non riesce a scoprire da capo a fondo l'opera fatta da Dio.
Così ho capito che per loro non c' è niente di meglio che starsene allegri e fare il bene nella vita,
e ancora: che un uomo mangi e beva e veda il bene nella sua fatica, questo è un dono di Dio.
Ho capito che tutto ciò che Dio fa, sarà per sempre, non c’è niente da aggiungervi e niente da togliervi. Dio ha fatto così perché lo si tema.
Ciò che già è stato, è , ciò che sarà, già è stato. Dio cerca ciò che è passato."
L'uomo non è padrone del suo tempo, non può decidere che vengano soltanto i momenti buoni, non può evitare la sofferenza e tanto meno determinare la durata dei suoi giorni. Per questo, tutto ciò che l’uomo compie, di positivo e negativo ha in sé qualcosa che lo rende sempre provvisorio e relativo: è la grande tensione che si crea tra il momento, la situazione provvisoria, e l’eternità.
"[c’è] un tempo per piangere, e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto, e un tempo per danzare"
Nell’interiorità dell’uomo si alternano sentimenti di gioia e tristezza: ci sono momenti in cui non si può fare a meno di piangere e di fare lutto, la sofferenza non viene risparmiata a nessuno; però nella vita si deve trovare posto anche per la festa, la leggerezza del ridere, scherzare e danzare... Non ci sarà mai solo tristezza o solo gioia!