venerdì, giugno 30, 2006

Casa dolce casa...


In serata di "partita calcistica", mi viene una riflessione, bloggino mio. Innanzitutto non ti ho dimenticato, tu per me sei stato un amico con cui dialogare quando ero sola e non sapevo se avrei avuto un futuro, sei stato un luogo di riflessione profonda, volevo che fossi una specie di testamento morale, dove lasciare il ricordo di me e dei miei pensieri nel caso mi fosse andata male.
Invece la sorte ha deciso che questa partita con l'infezione la vincessi io, e ora sono qui, finalmente a casa, pronta per iniziare altre partite con la vita.
Vorrei arrivare a dire che le vincerò tutte, ma non me la sento di gridarlo ai quattro venti per pura scaramanzia, ogni volta che lo ho fatto è arrivato qualcosa a fermare la mia strada verso la vita.
Quindi per ora mi limiterò a sperarlo e a osservare e apprezzare i minimi miglioramenti e i piccoli colpi che assesterò alle bestie. Alla fine, ma solo alla fine, farò un bilancio globale della partita.
E quindi, a proposito di calcio...
Finche' l'arbitro non fischia tre volte la partita non e' finita! Mi sembra ovvio ricordarlo...ma non si sa mai, devo avere ben presente che non devo mai cantar vittoria troppo presto!
L'alternativa non e' tra la vita e la morte. Come nel calcio ci sono l'1, la X e il 2. Non sempre bisogna vincere, si puo' anche pareggiare. Per il momento mi andrebbe anche bene un pareggio, in attesa di vittorie molto importanti. Basta saper avere pazienza.