lunedì, maggio 15, 2006

Alla mia mamma


Morirò domani, ma adesso dammi i tuoi pensieri e guarda i miei occhi che pensano a te.
Morirò domani, ma adesso stringimi forte e dimmi che siamo noi tutto il mondo, legate da quell'amore profondo.
Morirò domani, ma ora baciami e carezza il mio volto, ne ho bisogno come quando ero piccola.
Adesso ti sento, ti vedo, penso, vorrei poterti toccare ancora una volta attraverso quel vetro.
Domani tutto si spengerà. Domani morirò.
Ma oggi sono qui. Sono qui per te. Con te. E amo anche solo il tuo respiro; la tua immagine; il tuo cuore che batte sul mio.
Oggi sono qui. Niente può togliermi il mio 'oggi'.
E ora? Ti guardo. Mi guardo. Vedo migliaia di cose che prima non vedevo.
Vedo fra le pieghe delle tue labbra, ombre che prima non c'erano.
Tutto così diverso!
La Morte mi è passata vicina, anche tu l'hai vista!
Non si rimane immuni, toccati dal suo passaggio: a me ha strappato le carni, a te ha tolto dal volto il sorriso, per sempre.
Siamo rimaste. Ora, qui, senza più una certezza. Ma insieme.
E riusciamo a vedere, adesso, cose nuove.
A sentire voci che prima nemmeno esistevano: i nostri cuori, le nostre anime, cantano per noi e solo ora le sentiamo.
Guarda che strana verità: occorre la morte per far sì che si goda appieno della vita.
Ho visto.
Ho visto i miei occhi riflessi nello specchio dell' anima, il puro terrore, la follia della paura, la pazzia furente e urlante della mostruosità: ho visto la Morte.
Ed essa mi guardava dal di dentro dello specchio con cieco desiderio.
Desiderio di avermi, di ghermirmi, di possedermi, per sempre.
Ho visto le sue lugubre e agghiaccianti dita, scarnificate, putrescenti, oscene, allungarsi in una specie di carezza sul mio cuore; ma volevano solo strapparlo per portarlo lontano.
Ho visto la sua falce lunata mietere attorno vite, e per poco non cadevo anche io sotto il mortale girotondo.
Ho visto il suo volto specchiarsi nel mio e diventare me stessa, rubandomi gli occhi, l'anima e i pensieri.
Sono affogata in una melma di nera pece, ma poi ha schiuso la stretta ed ho nuovamente respirato.
Ho visto il mio cadavere tornare alla superficie della vita e poi di nuovo affondare nel nulla, perché l'attesa ormai si è fatta così reale e distinta, da non permettermi più di discernere fra l'Adesso e il Niente...



Anche se non è come avremmo sempre voluto festeggiarla....buona festa della Mamma.